“Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono”.
(Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare)
Come riuscire a conciliare il fascino magnetico del borgo marinaro di Acciaroli con la volontà di offrire un’accoglienza confortevole a quanti intendano godere di un soggiorno in questo luogo che trasuda di storia, cultura, tradizione e armonia con la natura?
Per la famiglia Falco, che ha realizzato e cura direttamente il Palazzo del Porto, la risposta è stata immediata. L’incontro spontaneo e desiderato con l’anima del luogo ha reso infatti di facile intendimento la parola chiave: ecosostenibilità. Nasce così, all’alba del Terzo Millennio, il Palazzo del Porto, nei luoghi che – secondo tradizione – ispirarono a Ernest Hemingway la stesura del suo capolavoro, “Il vecchio e il mare”.
L’idea progettuale ha utilizzato le più moderne tecniche di architettura biocompatibile sia in facciata sia all’interno.
Per realizzare una perfetta integrazione con il contesto nel quale è inserito e, nel contempo, garantire un impareggiabile benessere abitativo, i rivestimenti sono in pietra e gli appartamenti curati con l’obiettivo di fornire agli ospiti un soggiorno confortevole, lontano dal caos e ideale per respirare a pieni polmoni la fresca brezza del Mar Tirreno.
Il Palazzo del Porto si trova in una location impareggiabile, privilegiata rispetto ad altre strutture ricettive, nel cuore del borgo marinaro, a pochi passi dalle spiagge e a ridosso del piccolo porto locale dove quotidianamente i pescatori giungono con il frutto del loro lavoro.
Il Palazzo del Porto è la soluzione ideale per sentirsi parte di Acciaroli, immergersi nella vita quotidiana del borgo e, nel contempo, lasciarsi ammaliare dal fascino del suo mare cristallino: elementi che – secondo tradizione – ispirarono lo stesso Ernest Hemingway.
Scegliere l’ospitalità e l’accoglienza del Palazzo del Porto significa dunque condividere lo spirito che anima questi luoghi, soggiornando in una dimora studiata dalla famiglia Falco nei particolari per restituirla a quanti, come loro, amano Acciaroli, la sua gente e l’atmosfera che vi si respira